Come dice David Gelb: “Il sushi non è solo una delle pietanze più famose della cucina del Sol Levante, ma prima di tutto espressione di una storia antichissima.”

Ma il sushi è cinese o giapponese? Bella domanda. Se vogliamo proprio fare i rompiscatole, è vero che il sushi come lo conosciamo oggi è una pietanza tipica giapponese, ma la sua origine è più complessa. La teoria è che la prima forma di sushi giunse in Giappone dalla Cina, ma più che un piatto, era un metodo di conservazione del pesce, che veniva infatti eviscerato, salato e arrotolato nel riso fermentato. Il riso fermentato veniva poi scartato e si mangiava solo il pesce. La svolta avvenne quando i giapponesi cominciarono a non gettare più il riso e a mangiarlo con il pesce crudo. Il sushi moderno, invece, si sviluppò fra il XVII e il XIX secolo, periodo in cui si diffuse il cosidetto “sushi veloce”, dove non si aspettava che il riso inacidisse, ma lo si mescolava direttamente con l’aceto (sushi significa letteralmente “sapore aspro”). Altra piccola precisazione: il sushi è tecnicamente una pietanza a base di riso condito con sale, zucchero e aceto di riso a cui vengono aggiunti altri ingredienti, principalmente pesce, spesso crudo, ma anche cotto. è quindi differente dal sashimi, che è invece il semplice pesce crudo e servito senza riso.

Ma eccoci giunti alla domanda: come si prepara il sushi fatto in casa?

Partiamo dalla preparazione del riso!

Riso per sushi

• 200 g di riso a chicco corto • 50 ml di aceto di riso • 300 ml di acqua • 30 g di zucchero • ½ cucchiaino di sale

Mettere in una ciotola il riso e sciacquarlo con acqua corrente continuando a mescolare fino a che l’acqua nella ciotola non risulterà limpida. A quel punto lasciar in ammollo per 5 minuti. Trasferire il riso in una pentola, aggiungere l’acqua e portare a bollore. Lasciar cuocere per circa 10 minuti, il riso dovrà assorbire tutta l’acqua. Togliere la pentola dal fuoco e lasciare raffreddare il riso per 10 minuti in frigorifero. Nel frattempo mettere in un pentolino lo zucchero, l’aceto e il sale. Scaldare a fiamma bassa mentre si mescola fino a quando lo zucchero e il sale saranno completamente sciolti. Mettere il riso in una ciotola, versarvi sopra il condimento, mescolare con un cucchiaio di legno e coprire con un panno. Dopo 10 minuti, il riso per sushi sarà pronto per essere utilizzato.

Come si crea un Hosomaki?

L’Hosomaki è il più facile e il più diffuso tipo di sushi.Se non avete la stuoia in bamboo per arrotolare il sushi, va benissimo anche della semplice carta da forno. Stendere la carta da forno e appoggiarci sopra un quadrato di “alga nori”. Distibuire uno strato di riso per sushi alto circa mezzo centimetro e aggiungere dei pezzi di salmone fresco come nella foto a destra. A questo punto arrotolare aiutandosi con la carta forno, infine tagliare gli Hosomaki calcolando uno spessore di 2 cm.

Futomaki

Come l’Hosomaki, ma più grande e con più ingredienti all’interno. Si possono scegliere salmone, tonno, avocado, verdure, ecc.

Nigiri

Più raffinato. Strisciolina di riso ben compatto e pressato guarnito con pesce fresco.

Uramaki

Il contrario dei Futomaki. Il ripieno, che può essere salmone, tonno, philadelphia, verdure, avocado, ecc. viene racchiuso dall’alga. Il riso in questo caso è all’esterno e può essere completato con uova di pesce, pezzi di tonno o salmone, ma anche da semi di sesamo tostati.

Gunkan

Significa barca. questa tipologia di sushi prevede che l’ingrediente principale si presenti sopra il riso (solitamente uova di pesce). Non è necessario che sia contenuto da un’alga, si può utilizzare anche una striscia di pesce o di cetriolo.